“Si è svolto oggi in videoconferenza un incontro tra le organizzazioni sindacali e il Ministro Urso sulla vertenza dell’ex Ilva. Prendiamo atto che il Ministro Adolfo Urso ha comunicato la possibilità di chiusura di tutti gli altoforni entro la fine di luglio, non dando certezza sul percorso di decarbonizzazione. Una decisione che potrebbe essere legata sia alla sentenza del Tribunale di Milano che arriverà nei prossimi giorni, sia alla discussione presso le Istituzioni locali di Taranto. Una comunicazione così importante doveva avvenire presso Palazzo Chigi dove è istituito il tavolo permanente sull’ex Ilva.  

Come Fiom-Cgil non accetteremo soluzioni che prevedano la chiusura dell’azienda con ripercussioni pesanti sulle lavoratrici e i lavoratori e su tutta l’occupazione. Con le altre organizzazioni valuteremo le iniziative da intraprendere. Ancora una volta si dimostra l’incapacità della politica di risolvere il presente per affrontare il futuro.

In considerazione della complessità della vicenda dell’ex Ilva, è necessario riportare con urgenza la discussione a Palazzo Chigi con tutti i soggetti istituzionali responsabili per garantire la continuità produttiva e la decarbonizzazione e per difendere l’occupazione, la salute, l’ambiente”.

Lo dichiara in una nota Loris Scarpa, coordinatore nazionale siderurgia per la Fiom-Cgil nazionale.

I sindacati hanno scritto una nuova lettera ad Urso

La richiesta di Fim, Fiom e Uilm 

“In riferimento a quanto emerso dai due incontri interistituzionali tra il Mimit, presieduto dal Ministro Urso, la Regione Puglia e le istituzioni locali in merito alla bozza di Accordo di Programma ai sensi del comma 15 dell’art.28- quarter del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e considerato che in tali riunioni le parti sociali di fatto sono state escluse, si richiede un incontro urgente al fine di discutere sul futuro dell’ex Ilva legato al processo complesso della transizione ecologica.

Infatti, riteniamo non più rinviabile una discussione che possa affrontare seriamente come traguardare obiettivi importanti sul processo di transizione ecologica attraverso un percorso condiviso al fine di porre fine ad una contrapposizione inutile e dannosa tra lavoro e salute a cui Fim, Fiom e Uilm si sono sempre sottratti”.

È quanto chiedono le sigle metalmeccaniche territoriali in una lettera a Regione, Provincia, Comuni di Taranto e Statte e Autorità Portuale.

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Fonte:
https://buonasera24.it/news/cronaca/895729/ex-ilva-possibile-stop-a-breve-di-tutti-gli-altoforni-l-ira-della-fiom-subito-un-tavolo-istituzionale.html