TARANTO – Si riaccende il fronte della trasparenza ambientale sull’ex-Ilva. L’Alleanza Verdi e Sinistra ha presentato una nuova istanza FOIA – accesso civico generalizzato – indirizzata al Ministero dell’Ambiente e alla Direzione Generale per le Autorizzazioni Ambientali, dopo che la precedente richiesta avanzata dal deputato Angelo Bonelli e dalla commissaria regionale Rosa D’Amato è stata respinta senza motivazioni ritenute valide.

Al centro della nuova iniziativa c’è il riesame dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (Aia) che riguarda lo stabilimento siderurgico di Taranto, oggi gestito da Acciaierie d’Italia S.p.A.. Un procedimento ritenuto cruciale per valutare l’impatto ambientale dell’impianto e garantire la tutela della salute pubblica.

Secondo i promotori dell’istanza, il diritto di accedere a questi documenti è garantito da normative nazionali e comunitarie, tra cui il Decreto Legislativo 33/2013, il Decreto Legislativo 152/2006, la Direttiva UE 2010/75 e la Convenzione di Aarhus, che impongono la massima apertura sugli atti relativi all’ambiente.

A rafforzare la legittimità della richiesta, sottolineano gli esponenti AVS, ci sono anche importanti sentenze del Consiglio di Stato, che riconoscono ai cittadini il diritto di ottenere documenti anche durante il procedimento amministrativo, per assicurare trasparenza e partecipazione democratica.

«È inaccettabile che un tema così delicato venga gestito con opacità – afferma Rosa D’Amato –. Il riesame dell’AIA riguarda la salute e la sicurezza di migliaia di persone. Ogni scelta deve essere condivisa e comprensibile, non blindata nei cassetti dei ministeri».

Sulla stessa linea Gregorio Mariggiò, co-portavoce provinciale di Taranto per AVS: «Se il Ministero non risponderà nei tempi previsti dalla legge, non esiteremo ad attivare tutte le vie legali per far valere il diritto all’informazione ambientale».

Il messaggio è chiaro: la battaglia per il controllo pubblico sull’ex-Ilva passa anche dalla piena trasparenza degli atti. Per Verdi e Sinistra, il silenzio non è più tollerabile.

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