TARANTO – L’esplosione verificatasi nelle scorse ore in un distributore di GPL a Roma, con decine di feriti e danni ingenti a strutture e infrastrutture, riaccende le polemiche sulla sicurezza degli impianti di stoccaggio del gas. E da Taranto arriva un grido di allarme chiaro: “Se un semplice distributore può causare un disastro simile, cosa potrebbe accadere con una nave rigassificatrice ormeggiata accanto all’ex Ilva e alla raffineria Eni?

A sollevare la questione è il Gruppo territoriale del MoVimento 5 Stelle di Taranto, che torna a criticare duramente l’intenzione del Governo di localizzare un impianto altamente pericoloso in un’area già sottoposta a rischio industriale elevatissimo. “Non esiste un piano di evacuazione pubblico, e si continua a ignorare la storia di emergenze ambientali e sanitarie che grava da anni sulla città”, affermano i pentastellati in una nota ufficiale.

Il M5S boccia senza appello l’intero piano del Governo: no al rigassificatore, no al dissalatore, no alla proroga dell’uso del carbone per altri 14 anni prevista dall’Autorizzazione Integrata Ambientale. “Taranto non può essere trattata come un deposito di rischi. Qui servono sicurezza, salute, dignità. Non un futuro appeso al filo di una possibile esplosione”.

Nel frattempo, il senatore Mario Turco, vicepresidente nazionale del MoVimento 5 Stelle e coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa, attacca duramente anche sul fronte delle audizioni in Commissione Industria al Senato, legate al nuovo decreto salva-Ilva.

Abbiamo chiesto che fossero ascoltate anche le associazioni di Taranto, ma la Presidenza della Commissione ha scelto di escluderle, calpestando la partecipazione democratica e ignorando il punto di vista di chi vive sulla propria pelle le conseguenze delle scelte industriali”, denuncia Turco. “È un comportamento che conferma l’atteggiamento arrogante e miope del Governo Meloni, che continua a trattare Taranto come un fastidio e non come una comunità da tutelare”.

Secondo i 5 Stelle, senza trasparenza e coinvolgimento della cittadinanza, qualsiasi progetto sull’ex Ilva sarà destinato al fallimento. E Taranto, ancora una volta, resterà sola di fronte ai suoi drammi.

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Fonte:
https://buonasera24.it/news/cronaca/896507/rigassificatore-bomba-galleggiante-accanto-allex-ilva.html