Emissioni oltre i limiti del 2008: Manna accusa e annuncia denuncia

Dati preoccupanti emergono dall’ultimo report ambientale 2024 dell’ex Ilva, oggi Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. A diffonderli è Veraleaks, tramite il suo portavoce Luciano Manna, che parla di “emissioni di diossina cinque volte superiori a quelle che nel 2008 portarono all’abbattimento del bestiame alla masseria Fornaro”.

Nel documento, trasmesso dalla società al Ministero dell’Ambiente e pubblicato da Veraleaks, si legge che tra agosto e settembre 2024 nel reparto agglomerato è stato registrato un valore di 74,01 pg TEQ/m²/die, contro i 13,92 del 2008. Superamenti anche alle centraline di cokeria e agglomerato, con valori doppi rispetto a quelli di 17 anni fa.

Non solo diossina. Secondo Manna, nel 2024 dalle cokerie sono state disperse nell’aria quasi 10 tonnellate di polveri, oltre 12 di IPA e quasi una tonnellata di benzene. Altre 38 tonnellate di polveri sarebbero state emesse dagli altoforni, 16,8 dalle acciaierie.

“Chiediamo al sindaco Bitetti il fermo immediato degli impianti e al presidente Emiliano di applicare il principio ‘chi inquina paga’. A Urso non diciamo nulla: lo abbiamo già segnalato alla Procura”, dichiara Manna, anticipando il deposito di una denuncia penale con i dati raccolti.

Veraleaks chiude con un secco “no” al rinnovo dell’AIA, definendola la causa principale del “disastro ambientale” in corso.

Donato Mola


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Fonte:

Taranto, allarme diossina nell’ex Ilva: Veraleaks chiede il blocco degli impianti