L’appuntamento è per stamattina alle 9, quando il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano riunirà tutti i consiglieri regionali di maggioranza con i segretari e i coordinatori dei partiti e delle liste civiche per esaminare l’accordo di programma sul futuro dell’Ilva proposto dal governo.

«L’unica ragione della convocazione del vertice di maggioranza è discutere dell’accordo di programma dell’Ilva. Non c’è nessuna crisi di numeri» ha spiegato ieri mattina a Bari lo stesso Emiliano a margine della prima riunione dell’Osservatorio regionale sull’immigrazione e il diritto d’asilo intitolato ad Alessandro Leogrande. «Dobbiamo discutere – ha proseguito – se l’Ilva deve chiudere, una prima opzione; se deve chiudere le lavorazioni a caldo, seconda opzione; se deve essere decarbonizzata e in quanto tempo, terza opzione. La decarbonizzazione consentirebbe di continuare a far funzionare la fabbrica secondo la prospettiva strategica del Governo, la chiusura dei reparti a caldo credo libererebbe migliaia e migliaia di posti di lavoro che andrebbero perduti, la chiusura totale è un’operazione complessa allo stesso modo delle altre due, che ovviamente deve essere decisa dal Parlamento, dal Governo e non può essere un colpo di mano del Presidente della Regione, che, approfittando della debolezza del sistema nel suo complesso, colpisce senza concordare con tutte le forze politiche di maggioranza e di minoranza. Ecco perché – ha concluso il governatore – li ho chiamati tutti: noi parleremo di queste cose. E aggiungo, coinvolgeremo in questa decisione anche il Partito Democratico nazionale, Avs con Bonelli con Fratoianni e Conte con il Movimento 5 Stelle, tutti dovranno dire quale delle tre opzioni preferiscono. Poi è chiaro che la decisione di firmare o non firmare alla fine spetta a me e spetta alla Regione Puglia. Ma voglio fare ogni tentativo per comprendere qual è la soluzione condivisa da tutti».

Nella tarda mattinata di oggi il presidente Emiliano dovrebbe incontrare, sempre sul dossier Ilva, il neo sindaco di Taranto Piero Bitetti che deve fare i conti con il pressing di Verdi-avs e associazioni ambientaliste, contrarie alla firma dell’accordo di programma.

I contenuti della proposta potrebbero essere al centro dell’incontro che il ministro Urso convocherà nelle prossime ore, di rientro da Baku. Urso parteciperà oggi in Azerbaigian all’inaugurazione della nuova centrale elettrica a ciclo combinato di Mingachevir, realizzata da Ansaldo Energia per conto di Azerenerji, principale produttore di energia elettrica del Paese. L’inaugurazione rappresenta una tappa significativa nel percorso di cooperazione industriale ed energetica tra Italia e Azerbaigian, e segue l’intesa siglata nel febbraio 2023 – alla presenza del ministro Urso – tra Ansaldo Energia e Azerenerji per la fornitura di quattro turbine a gas AE94.3A destinate all’ammodernamento della storica centrale di Mingachevir. A margine della cerimonia, il ministro Urso incontrerà il presidente della Repubblica dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, per un colloquio bilaterale finalizzato a rafforzare ulteriormente le relazioni economiche e industriali tra i due Paesi, considerato che proprio Baku Steel è l’azienda in pole per l’acquisto del complesso aziendale ex Ilva. Italia e Azerbaigian intrattengono relazioni eccellenti, fondate sulla dichiarazione sul partenariato strategico multidimensionale sottoscritta nel 2020. Baku rappresenta per l’Italia un partner energetico di primaria importanza, sia per l’approvvigionamento di petrolio, sia per quello di gas naturale, grazie al gasdotto Tap (Trans Adriatic Pipeline) che approda in Puglia.

Sempre domani, infine, si svolgerà il confronto tra il Ministero del Lavoro e i sindacati, in presenza e da remoto, per discutere la nuova richiesta di cassa integrazione presentata da Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria. La domanda punta a estendere la Cigs da 3.062 a 4.050 lavoratori, con un impatto significativo su Taranto, dove il provvedimento coinvolgerebbe 3.500 dipendenti.


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Fonte:
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/taranto/1755469/ilva-accordo-sul-futuro-la-regione-vuole-chiarezza.html