TARANTO – All’indomani dell’incontro a Palazzo Chigi sul futuro dell’ex Ilva di Taranto, a Roma si riaccendono i riflettori su Taranto. La sede della stampa estera, a palazzo Grazioli, ha ospitato il convegno «Ex Ilva: un passato da difendere, un futuro da costruire», occasione di confronto sull’impatto che avrà la vendita del più grande polo siderurgico europeo sulle innumerevoli imprese che operano nell’indotto dell’acciaio di Taranto.

Alla vigilia della decisione di Governo che entro la fine di marzo sceglierà l’acquirente del complesso industriale di Taranto e avvierà le procedure per il passaggio di consegne, la Confederazione Aepi, presieduta da Mino Dinoi, insieme ad Aigi (Associazione Indotto AdI e General Industries), presieduta da Nicola Convertino, ha dato voce alle oltre 70 imprese dell’indotto preoccupate per il loro futuro e la loro stessa sopravvivenza.

Tra gli intervenuti, anche il commissario straordinario di Acciaierie d’Italia Davide Tabarelli, con Francesco Paolo Capone segretario generale dell’Ugl e Giorgio Graziani segretario confederale della Cisl. L’apertura dei lavori, moderati dal condirettore di Affari Italiani Marco Scotti, è stata affidata al direttore de «La Gazzetta del Mezzogiorno» Mimmo Mazza.

«Abbiamo accolto con grande favore l’ingresso di Aigi nella Confederazione Aepi – ha dichiarato il presidente Dinoi -. Da sempre la nostra mission è la tutela delle imprese che operano garantendo lavoro e benessere alle tantissime famiglie del nostro Paese. La presenza dello Stato nella nuova società, almeno nella fase iniziale – spiega Dinoi – è una garanzia per le imprese coinvolte. Per non ripetere gli errori del passato, con la nuova proprietà va individuato un piano industriale che porti realmente avanti l’ex Ilva. La siderurgia per l’Italia è fondamentale e l’ex Ilva va salvaguardata, nel rispetto e coinvolgimento del territorio e delle imprese che ci lavorano. Rappresentando l’80% dell’indotto ex Ilva, la Confederazione Aepi, insieme ad Aigi, è pronta a dare il proprio contributo in questo momento cruciale per il destino dello stabilimento ed è disponibile ad un incontro con il Ministro Urso e il presidente Giorgia Meloni, nonché a partecipare ai tavoli insieme con le altre parti datoriali».

Nicola Convertino, presidente di Aigi, ha fatto un punto di situazione sullo stato di salute dell’indotto. «Vogliamo difendere quello che è il nostro gioiello di famiglia: l’acciaieria d’Italia. Siamo convinti che i vari settori economici possono e devono coesistere, non possiamo buttare a mare quello che è il nostro passato. Sono stati fatti lavori importanti di ambientalizzazione, ora chiediamo alla politica di non abbandonarci e che accompagni questo processo con una minima partecipazione dello Stato per sovraintendere i processi di decarbonizzazione, ma soprattutto perché l’acciaio italiano è strategico ed è stato anche decretato per legge. Siamo pronti e tendiamo la mano alla nuova proprietà – ha spiegato Convertino – affinché questo processo si avvii nel più breve tempo possibile».

Ma che percezione hanno oggi i tarantini dell’industria dell’acciaio? In occasione dell’incontro romano, ieri, sono stati resi noti i risultati del sondaggio «Il futuro di Taranto: imprese, lavoratori, cittadini», condotto dalla Lab21 guidata dal professor Roberto Baldassari e presentato dall’amministratore delegato Adelina Chiara Balsamo. Dal sondaggio è emerso chiaro il ruolo centrale dell’ex Ilva sull’economia di Taranto, sia nel passato che nel futuro (65,9%), il fatto che l’ex Ilva rappresenti un’opportunità di crescita per il territorio e di posti di lavoro (52.7%), il sentimento di speranza guardando al futuro, a patto che lo Stato, come ha già iniziato a fare, assuma un ruolo di supervisione e vigilanza coordinandosi con il management delle aziende del territorio (55,6%). Infine, il 52,8% degli intervistati considera importante la sostenibilità ambientale senza però limitare lo sviluppo e la crescita aziendale, quindi no all’ambientalismo estremista ma consapevole e realmente sostenibile.


Clicca qui per leggere l’articolo sul sito ufficiale

Fonte:
https://www.lagazzettadelmezzogiorno.it/news/taranto/1674385/ex-ilva-i-tarantini-credono-nel-riscatto.html