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francesco casula

POTENZA- Scende da 47 a 23 il numero degli imputati nell’inchiesta «Ambiente Svenduto» sulle emissioni nocive dell’ex Ilva di Taranto. Dopo l’annullamento della sentenza di primo grado da parte della Corte d’assise d’appello e il trasferimento dei fascicoli a Potenza per la presenza di due giudici onorari tra le numerose parti civili, la scure della prescrizione ha infatti dimezzato il numero di coloro che rischiano di dover affrontare un nuovo processo.

È quanto emerge dalla richiesta di rinvio a giudizio presentata dal procuratore facente funzione Maurizio Cardea e dal sostituto Vincenzo Montemurro e per il quale il gup lucano Francesco Valente ha fissato per il 21 marzo la prima udienza preliminare.

Dall’elenco degli imputati sono stati esclusi i nominativi di Gianni Florido, ex presidente della Provincia di Taranto, e dell’ex assessore Michele Conserva per i quali i pubblici ministeri hanno chiesto e ottenuto l’archiviazione delle accuse per intervenuta prescrizione. Mancano anche quelli di Girolamo Archinà e di uno dei cosiddetti «fiduciari del Governo ombra» deceduti alcuni mesi fa. E a questi si aggiungono nomi di altri politici e non solo per i quali la prescrizione era già intervenuta nel corso del processo di primo grado…

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